domenica 8 aprile 2012

La 500 di Boano

Felice Mario Boano, nato a Torino nel 1903, frequentò la Scuola tecnica San Carlo ed ebbe le prime esperienze di lavoro durante la seconda guerra mondiale negli stabilimenti Farina, in qualità di tracciatore di carrozzeria.
All'epoca, gli stabilimenti Farina furono tra i primi ad utilizzare la tecnica dello stampaggio per produrre i lamierati necessari a vestire gli autotelai, per cui Boano si ritrovò in una realtà lavorativa all'avanguardia per l'epoca. In seguito, nel 1930, Boano seguì Battista Farina, distaccatosi dall'azienda originaria per fondare quella che più avanti diverrà famosa in tutto il mondo come Pininfarina.
Qui Boano lavorò come capo progettista ed in seguito prestò servizio di consulenza. Sempre negli anni trenta aprì una ditta in proprio, specializzata in falegnameria industriale, ed in particolare alla produzione dei mascheroni in legno per i lamierati prodotti ed utilizzati dalle Case automobilistiche committenti.
La guerra pose fine a tale attività, che comunque vide stringere i rapporti tra Boano e Giacinto Ghia.
Quando quest'ultimo morì nel 1944 per un infarto dovuto allo shock nel vedere la propria azienda parzialmente distrutta dalla follia bellica, la direzione della Ghia venne ripresa proprio da Boano a partire dal 1945. Nel 1947, Boano acquista tutte le quote dell'azienda e diviene l'unico proprietario. Con lui, la Ghia torna a decollare. Sono di questi anni alcune famose realizzazioni come la versione coupé della Lancia Aurelia e la Volkswagen Karmann Ghia[1]. Nel 1954, Boano lascia la Ghia a causa di alcune divergenze con Luigi Segre. Boano venne messo in minoranza e fu costretto a vendere l'azienda a Segre.
Fu così che Boano si dimise per tornare a fondare una propria impresa e fondò a Torino con il figlio Giampaolo la carrozzeria "Boano" che ha subito successo, carrozzando un'Alfa Romeo per il presidente argentino Peron e fornendo ad Henry Ford Jr una versione modificata della Ford Lincoln denominata Indianapolis. Nel 1957 l'azienda verrà però rilevata dal genero di Boano, Ezio Ellena, che ne cambiò la ragione sociale in Carrozzeria Ellena.
Ma la prolifica attività della Carrozzeria Boano nei suoi pochi anni di esistenza la rese immortale. Tra i suoi lavori vi furono anche diverse realizzazioni su base Ferrari[2].
Dopo il 1957, Boano stipulò un contratto con la Fiat con il quale le parti si impegnavano alla creazione del Centro Stile FIAT che Boano avrebbe diretto. In seguito, la direzione di tale Centro stile sarebbe stata proseguita dal figlio Giampaolo fino al 1988.(Fonte Wikipedia).

Ecco l'articolo di Epocauto sull'argomento :




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