giovedì 28 marzo 2013

La Volugrafo Bimbo del 1946

La Volugrafo Bimbo del 1946 non è certo uno scherzo da bambini, soprattutto quando si tratta di metterla di nuovo in moto dopo anni di sosta forzata nel Museo dell'Automobile e della Comunicazione Paolo Gratton di Gorizia

Riporto testualmente il commento di un ospite di Autopareri.com: "Sembra uscita dalle giostre, invece è una macchina vera, uno dei tanti tentativi di offrire, nel dopoguerra, quattro ruote al prezzo di due. Motore "125" a quattro tempi, tre marce senza "retro", una sola ruota motrice, niente ammortizzatori: con 4,5 CV tocca i 60 all'ora. Il proprietario l'ha restaurata tutta da sè. Alberto Langosco, dirigente di Verbania, racconta che suo padre di queste macchinette ne ha possedute tre. La Volugrafo "46", chiamata anche "Bimbo", è uno dei vari tentativi dell'immediato dopoguerra di offrire un veicolo a motore alla portata di tutte le tasche. Come quasi tutte le altre, anche questa vetturetta non ebbe molto successo e si può stimarne la produzione in qualche decina. Esteticamente, la "46" è una delle più riuscite della categoria, ed è difficile non trovarla simpatica. E' altrettanto difficile definirla automobile: sebbene sia immatricolata come tale, ricorda soprattutto le vetturette delle giostre. Langosco ci dice: "Questa è la prima posseduta da papà, è del 1946 e ha la carrozzeria d'acciaio; l'aveva venduta a un amico qui in città per sostituirla con un'altra in alluminio che, essendo più leggera, sperava andasse più veloce". "A quella ne seguì poi una terza, sempre in alluminio. Nel 1978, facendo visita all'amico, papà vede in un angolo la sua prima 'Bimbo', da tempo ferma per la rottura del pistone e del cambio, e lo convince a farsela restutuire. Appassionato di bricolage, ricostruisco il pistone, faccio rifare gli innesti del cambio, troppo consumati, e i quattro freni a tamburo, ormai irrecuperabili per la lunga inattività". Qualche pezzo viene prelevato dalla terza vetturetta di famiglia, in condizioni peggiori ma, fortunatamente, ancora conservata in garage. Grazie alla grande semplicità della "Bimbo", non ci sono altri interventi impegnativi da affrontare, e per le gomme si scopre che vanno benissimo quelle delle carriole. Durante il primo collaudo su strada cede il cilindro, ma Langosco non si perde d'animo e lo ricostruisce. Da quel momento la "46" non ha più dato problemi. La percorrenza è minima: "Ci vado in piazza a prendere l'aperitivo e solo quando la giornata è bella perché la capote non esiste". Unico vero viaggio, quello per un raduno a Omegna, qualche anno fa: 120 km fra andata e ritorno. Un'avventura date le ridicole prestazioni del motore che eroga 4,5 CV di potenza massima. Per contro, i consumi sono quasi inesistenti, circa 50 km/litro. Il cambio ha tre marce e si comanda con una leva posta sulla sinistra; la "46" non ha la retromarcia e quindi per farla andare indietro si deve scendere e spingere i suoi 125 kg di peso. La trasmissione finale è a catena, come sulle moto. Il propulsore, infatti, è quello dello scooter prodotto dalla stessa Volugrafo e si trova sulla sinistra, a fianco del guidatore, con le ovvie conseguenze quando comincia a scaldare. I pedali sono quattro: i tre soliti più, all'estrema sinistra quello per la messa in moto. Su fondo sconnesso la "Bimbo", dotata di sospensioni a mezze balestre senza ammortizzatori, ha una divertente andatura saltellante, come nei cartoni animati." Monocilindrico di origine motociclistica - Carter, cilindro e testata in alluminio - Cilindrata 125 cm³ - Alessaggio 52 mm - Corsa 58 mm - Potenza 4,5 CV a 4500 giri/min - Rapporto di compressione 6:1 - Distribuzione a valvole in testa e albero nel basamento - Lubrificazione a carter secco con pompa - Un carburatore Weber 18 MF. Trasmissione Motore centrale sul lato sinistro - Trazione a catena sulla sola ruota posteriore sinistra - Cambio a tre marce senza RM - Comando a leva laterale - Pneumatici 3.50x8. Corpo vettura Spider due posti, senza porte - Telaio in tubi d'acciaio - Sospensione anteriore ad assale rigido , mezze balestre longitudinali - Sospensione posteriore a ruote indipendenti, mezze balestre longitudinali - Freni a tamburo sulle quattro ruote - Sterzo a rocchetto e cavo metallico - Capacità serbatoio carburante 10 litri, serbatoio lubrificante 3 litri - Impianto elettrico a 6 V. Dimensioni e peso Passo 1610 mm - Carreggiata anteriore 820 mm - Carreggiata posteriore 830 mm - Lunghezza 2000 mm - Peso a vuoto 125 kg. Prestazioni Velocità; 60 km/h - Consumo medio 2,5 litri/100 km.

1 commento:

Isoscooter ha detto...

Buon giorno.
Grazie per aver condiviso questa testimonianza e video.
Vi scrivo per un dubbio ...
Nel testo viene detto:
<>. Il motore del vostro Binbo 46 si tratta di un 125 quattro tempi.

In questo video https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000014971/2/torino-nuovo-e-minuscolo-tipo-motocicletta.html
Si vede lo scooter della Volugrafo ma si tratta di un 2 tempi e dalle dimensioni la cilindrata pare si inferiore.
Che ne pensate?
Grazie, Luigi.